Il primo passo da compiere per poter costituire una comunità energetica è la costituzione di un'entità legale tra i futuri soci della comunità.
Essi possono essere persone fisiche, piccole e medie imprese, enti territoriali o amministrazioni pubbliche locali. Attenzione, perché per legge impone che lo scopo di una comunità energetica non può essere il profitto. Pertanto le forme più convenienti e pratiche sono l'associazione non riconosciuta o le cooperative. A questo punto occorre scegliere l'area dove installare gli impianti per la produzione di energia, purché sia prossima ai consumatori. È però necessario che ciascun socio installi uno smart meter, ossia un contatore intelligente in grado dimisurare in tempo reale le informazioni su produzione, autoconsumo, cessione in rete delle eccedenze e prelievo dalla rete di energia. A questo punto, la comunità può presentare istanza al GSE, anche tramite società o tecnici appositamente delegati, per ottenere gli incentivi fiscali previsti per le comunità energetiche. Per ulteriori informazioni, visita il nostro sito web. Si ringrazia il Dott. Luigi Rescigno per il supporto scientifico.